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Torna alla Home Page del CDSE "Eta Beta"

A Savigliano nel 1979 venne utilizzato  dal  Comune un finanziamento CEE per avviare un’esperienza per  un gruppo di disabili lievi consistente in alcuni momenti settimanali di attività artigianali e ricreative.   Negli anni successivi l’esperienza venne potenziata e consolidata ed identificandosi come Centro Socio-Formativo, aperto per tutta la settimana, con operatori propri. Le proposte fatte al suo interno andavano a rispondere sia ad aspetti riabilitativi che a un  potenziamento di abilità lavorative per i soggetti con handicap lieve che erano inseriti.

Nel 1982 viene emanato il primo piano socio-sanitario regionale in cui viene riconosciuto questo servizio come luogo di attività riabilitativa-educativa per i disabili ultraquattordicenni.

Nel 1985 le funzioni socio-assistenziali vengono trasferite all’allora U.S.S.L 61 per effetto della riforma sanitaria e relativo piano socio-sanitario regionale, con esso il Centro  che da allora prende il nome di Centro Diurno con varie accezioni  diverse nel tempo (da Socio-formativo  a socio-terapeutico- educativo CDSTE, a Socio-educativo CDSE, a Centro Diurno per disabili degli ultimi anni).

Cresce negli anni la richiesta di inserimenti presso il Centro e la tipologia di handicap a cui rispondere si sposta sempre di più da lieve a medio-grave per effetto di:
• Una scolarizzazione,  a partire dagli ultimi anni ’70,  quasi totale dei soggetti disabili non solo più lievi.
• La sperimentazione di esperienze di tirocinio come percorso lavorativo rivolto ai lievi che ha portato negli anni alla nascita dei SIL (Servizi Inserimenti Lavorativi).
Crescono anche le domande della fascia di utenti più gravi che necessitano  di un rapporto 1:1 non previsto  nel calcolo del fabbisogno di personale presente, come risposta parziale viene offerto un inserimento part-time  con presenze scaglionate sulla settimana  ai fini di garantirne la gestione in modo adeguato. A questi inserimenti parziali viene prevista una integrazione di interventi da parte del progetto handicap territoriale, sorto nel frattempo con l’obiettivo di prendere in carico soggetti più gravi non inseriti in strutture.

Nel 1996 la delega alle USSL cessa per effetto della istituzione delle ASL che tornano a separare le competenze sociali da quelle sanitarie (di fatto non si è mai attuata una reale integrazione: i bilanci separati ne sono una chiara esemplificazione) , nasce il CONSORZIO MONVISO SOLIDALE  a cui il Comune di Savigliano, come molti dei Comuni  del territorio dell’ASL 17  delegano la loro competenza in materia  socio-assistenziale.

Nel frattempo il Centro Diurno si dà un nome, diventa Eta Beta e comincia a confrontarsi con una nuova situazione che caratterizza da qualche anno tutti i Centri Diurni del Consorzio: la carenza di posti disponibili  per nuovi inserimenti per effetto di una mancanza di un’alternativa al Centro Diurno che ne faciliti in qualche modo l’uscita progressiva di un numero maggiore di utenti (in questi anni le dimissioni sono state quasi sempre  o volontarie da parte della famiglia o per passaggio al residenziale).

Per effetto di questo fenomeno l’età delle persone inserite cresce e  le esigenze che si registrano  al suo interno cambiano: ad oggi la domanda di  potenziamento dell’autonomia, prioritaria nei più giovani, lascia il posto all’esigenza di un mantenimento delle capacità acquisite e/o al far fronte alla regressione delle situazioni.

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